“Non si è mai lontani abbastanza per trovarsi.”
(Alessandro Baricco)
La tendenza degli esseri umani alla socialità è ben nota e la comunicazione è il mezzo con il quale gli uomini sono riusciti a creare delle comunità e a progredire.
Nel corso della storia i mezzi di comunicazione sono diventati sempre di più ma è negli ultimi anni che il modo di comunicare ha subito una grande rivoluzione, grazie ad una massiccia e rapida evoluzione della tecnologia e dell’utilizzo di Internet: è possibile infatti tenersi in contatto con persone distanti anche migliaia di kilometri da noi, stringere nuove amicizie con persone che non abbiamo mai incontrato fisicamente e soprattutto è possibile farlo in maniera istantanea.
Ovviamente questo cambiamento ha un’importanza non poco rilevante perché ci pone di fronte ad una nuova forma di socialità.

Sotto questo aspetto, i Social Nework in particolare hanno avuto un ruolo determinante poiché grazie ad essi le persone si costruiscono una vera e proprio identità digitale, mettendo a disposizione degli altri utenti i propri interessi, le proprie abitudini, creando una rete sociale molto ampia, dato che lo spazio digitale permette di conoscere persone che non avremmo altrimenti mai incontrato. Questo implica che i Social Network danno la possibilità di “conoscere” molte più persone in modo virtuale di quanto non fosse possibile prima.
La distanza tra persone che vivono in Paesi diversi che prima sembrava davvero enorme si è ridotta considerevolmente.
A questo proposito, nel 1967, lo psicologo Stanley Milgram cercò di stabilire quanti intermediari servissero per collegare una persona ad un’altra. Nell’esperimento sociale quindi fu chiesto ad un gruppo di statunitensi del Midwest di spedire un pacchetto a una persona a loro sconosciuta. Le uniche informazioni a disposizione erano: il luogo in cui questa persona abitasse (cioè nel Massachusetts), il nome del destinatario e il suo impiego.
Ognuno dei partecipanti all’esperimento doveva mandare il pacchetto ad una persona conosciuta che secondo loro poteva avere la maggior probabilità di far arrivare il pacchetto a destinazione. Questa persona avrebbe poi fatto lo stesso fino a quando non si fosse raggiunto il destinatario finale.
Sicuramente anche voi come Milgram avrete pensato che ci fosse bisogno di tanti intermediari per raggiungere i destinatari dei pacchetti. Al contrario, l’esperimento dimostrò i passaggi richiesti a questo scopo fossero solo tra i cinque e i sette. Proprio per questo, l’esperimento fece nascere l’espressione "sei gradi di separazione" a indicare la “distanza” tra due persone.
Questo esperimento venne condotto prima ancora dell’impatto dei Social Network sulla vita delle persone, quindi saranno ancora sei i gradi di separazione?
Nel 2001 alcuni informatici dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con Facebook, replicarono l’esperimento di Milgram. Dai risultati emerse che i gradi di separazione si siano ridotti a soli 4...
“Com’è piccolo il mondo”!
https://www.researchgate.net/profile/Claudio-Lucchiari/publication/320083540_Le_scienze_cognitive_nei_Social_Networks/links/59ccffbea6fdccf8cf34b86d/Le-scienze-cognitive-nei-Social-Networks.pdf
https://it.wikipedia.org/wiki/Sei_gradi_di_separazione
https://sociologicamente.it/stanley-milgram-e-la-teoria-dei-sei-gradi-di-separazione-siamo-tutti-collegati/
Articolo a cura della Dott.ssa Margherita Di Cesare
laureata in Psicolgia cognitiva