“Il dolore ti rovescia lo stomaco,
ti toglie il respiro,
riduce l'apporto di sangue al cervello;
il lutto sospinge in una direzione nuova”
Julian Barnes

L'elaborazione del lutto è un processo fisiologico che ogni individuo si trova ad affrontare per rielaborare la perdita di una persona amata. Non esiste una regola o una logica nella reazione di chi subisce il lutto, poiché tale reazione scaturisce da tanti fattori. Tale reazione scaturisce da tanti fattori comela causa della morte, le situazioni che precedono il lutto le situazioni che seguono il lutto.
In psicologia, vari autori hanno analizzato questo processo, come ad esempio KublerRoss (1990-2002) che individuò cinque fasi relative al processo di elaborazione del lutto:
1. negazione o rifiuto;
2. rabbia;
3. contrattazione o patteggiamento;
4. depressione;
5. accettazione del lutto.
L'autore Bowlby (1982) invece, individuò invece quattro fasi:
1. stordimento/incredulità;
2. ricerca e struggimento;
3. disorganizzazione e disperazione;
4. riorganizzazione o accettazione della scomparsa.
Dunque, ogni autore, in base ad esperimenti effettuati, individua delle fasi più o meno simili tra loro ma con una logica diversa. Le emozioni che caratterizzano l'elaborazione del lutto durante le prime fasi sono la rabbia innanzitutto, rivolta al defunto, al destino o alle persone che hanno causato la morte e la tristezza, che potrebbe causare una perdita motivazionale anche nel dover compiere azioni quotidiane. Emozioni diverse vengono percepite durante le fasi più avanzate del lutto, come ad esempio il senso di vuoto e la confusione; inoltre, spesso ci si sente come se avessimo perso una parte di noi stessi fino a provare un disequilibrio personale che causa generalmente l’isolamento sociale da parte di chi si ritrova a dover affrontare il lutto. Durante le fasi finali del lutto emerge il riadattamento alla realtà, scaturito dall'accettazione della perdita, che porta dunque ad una riorganizzazione della propria vita; tale situazione potrebbe essere paragonata ad una bussola interiore che che smette di funzionare nel momento del dolore più intenso per poi ripartire durante il riadattamento alla vita.
In conclusione, ognuno di noi, come già specificato all'inizio, reagisce in maniera diversa al lutto ed è pertanto auspicabile rivolgersi ad uno psicoterapeuta che potrebbe aiutare ad affrontare nel modo migliore la perdita di una persona cara, a vedere gli avvenimenti accaduti, provando a interpretarli sotto un altro punto di vista, o a viverli con una maggiore consapevolezza per poter ripartire e andare avanti!
Per approfondimenti:
- https://www.intensiva.it/index.php?option=com_content&view=article&id=71&Itemid=129&lang=it
- https://www.airc.it/news/vivere-il-lutto-ciascuno-a-modo-proprio-0621
Articolo a cura della dott.ssa Francesca Parabita
Laureata in Psicologia dei gruppi delle comunità e delle organizzazioni