
"L'arte sta nell'essere se stessi fino in fondo"
Paul Verlaine
Lo Psicodramma è una tecnica di lavoro di tipo teatrale attraverso la quale viene messo in scena il proprio vissuto - sia come protagonista sia come spettatore - per rielaborarlo e giungerne alla risoluzione. Tale tecnica fu ideata agli inizi del secolo scorso da Jacob Levi Moreno - medico e psichiatra di origine rumena e allievo di Freud -in seguito alle sue esperienze teatrali. Infatti, fu proprio la sua passione per il teatro che lo portò a fondare inizialmente lo “Stegreiftheatre”, ossia il Teatro dell’Improvvisazione e, durante le esperienze sceniche, intuì le potenzialità terapeutiche della recitazione spontanea. Illuminante per lui fu il caso di un’attrice che faceva parte della sua compagnia teatrale - Barbara - la quale, secondo quanto riportato dal marito, a casa era una donna tranquilla e serena quando sulla scena impersonava ruoli per così dire “da cattiva”, aveva invece atteggiamenti aggressivi quando sulla scena impersonava ruoli più dolci e delicati. Lo psichiatra fu colpito da questo strano fenomeno di “abreazione scenica”, ossia dalla possibilità di recitare e mettere in atto comportamenti spontanei in un luogo neutro, facendo emergere parti nascoste del proprio sé. Ebbe inizio così il rapporto epistolare tra Moreno e Freud: entrambi condividevano l’idea dell’esistenza di un mondo interiore in ognuno di noi- inconscio- sperimentando però metodologie di lavoro opposte; in terapia, mentre Freud permetteva un’elaborazione mentale cosciente dei vissuti, Moreno metteva i vissuti degli attori in scena perché venissero successivamente rielaborati. Infatti, durante l’esperienza psicodrammatica, gli attori diventavano i narratori della loro storia e gli altri membri del gruppo agivano sulla scena in base alla narrazione del protagonista della storia. La metodologia moreniana dello psicodramma si affinò sempre più, divenendo una vera e propria tecnica di terapia di gruppo utilizzata al giorno d’oggi in vari contesti formativi, ad esempio nelle scuole, nelle strutture sanitarie, nelle comunità, negli ambienti carcerari, nelle aziende ma anche nella terapia privata. La tecnica dello psicodramma è stata rielaborata nel tempo,ed oggi gode di una propria teoria di base ben strutturata e articolata e una metodologia particolarmente ricca di tecniche e di modalità di gestione dei gruppi. Lo Psicodramma ci permette dunque di osservare e sperimentare vari fenomeni collegati fra di loro come ad esempio la catarsi, ossia la liberazione delle emozioni legate ad un vissuto, la presa di coscienza di contenuti rimasti latenti, la ripetizione attiva dell’esperienza più o meno traumatica e infine la rielaborazione del proprio vissuto. Inoltre, le esperienze psicodrammatiche permettono di comprendere anche punti di vista diversi dal proprio grazie al fatto che in scena è possibile mettersi nei panni dell’altro. Questo lavoro permette infatti di lavorare sull’empatia e sulle motivazioni di alcuni comportamenti che possono essere disfunzionali. La tecnica dello psicodramma - come già specificato sopra – include anche vari metodi, tutti finalizzati a far emergere il proprio mondo interno:il metodo della sedia vuota permette ad una persona di esprimere ciò che nella realtà non riesce a dire rivolgendosi appunto ad una sedia vuota;un altro metodo è l’inversione di ruolo, nel quale una persona ne interpreta un’altra, parlando e assumendo le sue movenze. Tale metodo si utilizza per esplorare i sentimenti e le relazioni con persone importanti per noi. La persona utilizza dunque la fantasia e l’immaginazione rendendo così le persone consapevoli dei propri schemi di comportamento e delle emozioni associate. Altro metodo è quello del doppio che si utilizza quando la persona fatica a trovare le parole per esprimersi. In questo caso, il terapeuta, assumendo il punto di vista della persona, cercherà di dare voce ai vissuti della persona sperimentando in questo modo una profonda comprensione empatica. Al giorno d’oggi, la tecnica dello Psicodramma è applicabile ai bambini, agli adolescenti e agli adulti e permette di trattare i disturbi psicologici in modo diverso rispetto al classico metodo della psicoterapia e non solo, è estremamente benefico per coloro che vogliono entrare in contatto con i propri pensieri, i propri sentimenti e le proprie emozioni che spesso rimangono nell’ombra, riscoprendo così se stessi.
Fonti:
- Mercader, C. (2013). Teoría y técnica del psicodrama. Apuntes de Psicología, 31(3), 321-325;
- Moreno J. L. (1947), The theatre of spontaneity, Beacon House, New York, (trad. it. Il teatro della spontaneità, Guaraldi Editore S.p.A., Rimini-Firenze ed.1973).
Articolo a cura della dottoressa Angilletta Perla
Laureata in Psicologia dei gruppi, delle comunità e delle organizzazioni
perlaangilletta@gmail.com