
Nelle persone affette da demenza, la vita è resa complicata da cambiamenti che includono oltre la memoria, orientamento spazio-temporale, attenzione, logica e linguaggio, anche alterazioni del pensiero e della percezione. Quindi, per queste persone, diventa sempre più difficile, definire il proprio vissuto attraverso le parole. Di conseguenza le emozioni negative quali paura, rabbia e frustrazione, potrebbero manifestarsi attraverso comportamenti aggressivi.
L'aggressività può essere espressa:
- In forma verbale: attraverso espressioni verbali di minaccia e/o aggressione
- In forma fisica: attraverso azioni fisiche come calci, pugni, sputi.
I comportamenti aggressivi possono manifestarsi in chiunque, anche in coloro che prima dell’esordio della malattia erano considerati calmi ed equilibrati. Infatti, l'aggressività è indice del fatto che la malattia sta peggiorando, causando una riduzione dell’autocontrollo e dell’inibizione.
Le persone con demenza possono diventare aggressive se:
- Si sentono frustrate, sotto pressione oppure umiliate per il fatto di non essere più in grado di far svolgere le attività della vita quotidiana.
- Percepiscono che la loro autonomia, indipendenza e privacy sono minacciate. Il fatto di dover accettare di dover dipendere anche nelle funzioni più intime, come lavarsi, vestirsi ed andare in bagno può essere fonte di notevole stress.
- Sentono di venir giudicate o criticate a causa delle loro dimenticanze o per i loro errori nei compiti della vita quotidiana.
- Si sentono disorientate o ansiose a causa del troppo rumore, per l’eccessivo affollamento o per un cambiamento nella routine dei ritmi quotidiani.
- Si sentono disorientate per il fatto di non riuscire più a riconoscere luoghi e volti un tempo familiari. Possono quindi convincersi di trovarsi in un luogo sconosciuto e pericoloso, o che il proprio familiare sia uno sconosciuto entrato all’improvviso in casa loro.
È fondamentale però ricordare che tutti questi comportamenti, incluso quello aggressivo, rappresentano una forma di comunicazione. Sforzandoci di comprendere che cosa la persona sta cercando di comunicarci, avremo la possibilità di prevenire o perlomeno limitare il rischio che si senta ancora frustrata e che reagisca con aggressività.
Bibliografia:
Aggressività che fare? – Rencureme
Come gestire l’aggressività nei malati di Alzheimer (realsalus.it)
Articolo a cura della Dott.a Marta Fiore
Laureata in Psicologia Clinica e della Salute.
E-mail: martafiore1992gmail.com