
La famiglia ha un ruolo di spicco nel determinare la nostra storia e la nostra persona. Quando il malessere del singolo o eventi esterni incidono sull’intero sistema di cui fa parte, inevitabilmente ne risentono anche le relazioni che egli ha creato al suo interno portando a dinamiche psicopatologiche. Per questo, nasce negli anni ’50 un approccio nuovo che prende come primo punto di osservazione la famiglia dell’individuo: la terapia sistemico relazionale.
La terapia prevede un’osservazione delle dinamiche che si vengono a creare nell’interno del sistema familiare, quando un individuo soffre, per vedere come si sviluppano i cambiamenti nelle relazioni e quali sono le influenze reciproche che avvengono.
Ecco alcuni punti per comprendere come opera la terapia sistemico relazionale:
- Viene instaurata una relazione col paziente;
- Viene garantito ascolto e restituzione di significati differenti rispetto a quelli del paziente;
- L’attenzione è focalizzata sul momento;
- Esplorare il sintomo del paziente nel contesto familiare;
- Fornire al paziente modelli relazionali funzionali nuovi;
- Fornire nuove strategie per superare le dinamiche disfunzionali createsi;
- Aiutare il paziente verso un cammino di cooperazione reciproca per favorire il superamento di queste dinamiche.
Comprendere chi siamo e da dove veniamo ci permette di definirci, di relazionarci a chi abbiamo intorno e di individuarci nel nostro percorso di vita.
Per maggiori informazioni:
https://www.cerbahealthcare.it/la-terapia-sistemico-relazionale/
Articolo a cura della Dott.a Binni Chiara
Laureata in Psicologia Clinica e Della Salute
Email: binnichiara36@gmail.com