
Nei precedenti articoli ci siamo avvicinati alla tematica dei Disturbi del Comportamento Alimentare. Tra questi, il Binge Eating Disorder (o disturbo da alimentazione incontrollata) è caratterizzato da frequenti episodi di abbuffate, in seguito alle quali la persona riporta conseguenze fisiche e psicologiche negative. Quello che lo distingue, però, dalla bulimia è l’assenza di condotte di eliminazione (vomito autoindotto o uso improprio di farmaci lassativi e/o diuretici).
Ma come riconoscere il disturbo e distinguerlo dagli altri?
Uno dei primi campanelli d’allarme del Binge Eating Disorder riguarda l’ingestione incontrollata di cibo nell’arco di un paio d’ore: non si tratta semplicemente di un pasto abbondante, ma di quantità di cibo molto notevoli, superiori a quelle che una persona potrebbe normalmente assumere; il secondo elemento da attenzionare riguarda la mancanza di controllo: spesso l’abbuffata avviene anche in situazioni di inappetenza, nelle quali si è del tutto incapaci di controllare il proprio comportamento alimentare.
Altri segnali emotivi e comportamentali che possono far sospettare la presenza del disturbo riguardano l’insorgenza di sentimenti di imbarazzo o disagio in circostanze in cui ci si trova a mangiare davanti ad altre persone, custodire o nascondere il cibo, sviluppare insolite abitudini (eccessiva masticazione, riservare momenti della giornata alle abbuffate, evitare le attività fuori casa…).
L’inadeguata regolazione delle emozioni sembra essere strettamente collegata alle condotte di alimentazione incontrollata, che spesso diventano uno strumento per affrontare momenti di crisi e placare stati d’animo che altrimenti non sarebbero tollerabili.
Gli episodi di abbuffate sono poi seguiti da sentimenti di colpa, vergogna e bassa autostima a causa del comportamento adottato, sebbene sia impossibile evitarlo.
Non solo la salute psicologica, ma anche quella fisica può essere gravemente compromessa dal disturbo. Per questo è importante non sottovalutarlo ed evitare che insorgano conseguenze cardiovascolari, gastrointestinali, endocrine e neurologiche.
Bibliografia:
https://www.ospedalemarialuigia.it/disturbi-comportamento-alimentare/binge-eating-disorder/
Articolo a cura della Dott.a Sabrina Di Pumpo
Laureata in Psicologia Clinica e della Salute
sabrina.dipumpo@libero.it