Molti malati con demenza si ritrovano ad affrontare la loro malattia da soli, vivendo spesso isolati e possiamo notare come il declino delle funzioni cognitive, la solitudine e l’isolamento sociale sono collegati tra loro.

Spesso la persona affetta da demenza si ritrova nella condizione di essere sola in casa, non accendere più la TV, non leggere giornali, non ricevere più le visite dei propri amici. Ci sono malati con un inizio di demenza che non vogliono abbandonare la propria casa e per questo risulta difficile occuparsene.
È importante ricordare che nella fase iniziale ci sono dei piccoli accorgimenti da mettere in atto per aiutare il malato a mantenere la sua autonomia in casa, vivendo una vita abbastanza soddisfacente:
- È severamente sconsigliato lasciare solo l’anziano con demenza, seppur lieve, poiché il decadimento cognitivo impedisce alla persona con demenza di autotutelarsi da situazioni di pericolo ( es. lasciare il gas accesso, perdersi per strada o far entrare sconosciuti in casa);
- assicurarsi che prenda i farmaci e quindi tenere sott'occhio il suo stato di salute;
- fare in modo che la casa sia un ambiente sicuro e protetto (tenere sotto controllo le visite che riceve, avere una copia delle chiavi, assicurarsi che impianto elettrico e di riscaldamento funzionino correttamente);
- aumentare la frequenza e regolarità delle visite (permette di capire come l’anziano riesca ad organizzarsi e di quale aiuto ha bisogno con il cambiare delle sue esigenze, permettendo di limitare quel senso di solitudine, favorendo una maggiore qualità della vita);
- aiutarlo nelle faccende quotidiane (per la spesa e il pagamento delle bollette).
Pur seguendo questi consigli, ci sono famiglie che non riescono a dare il giusto supporto e quindi molto spesso l’anziano rimane solo per buona parte della giornata. In tal caso è consigliabile l’attivazione di un’assistenza domiciliare che costituisce un aiuto non solo per l’anziano ma anche per il caregiver, poiché consente a quest’ultimo di ritagliarsi del tempo per sé, per il proprio lavoro e per la propria vita sociale.
Dott.ssa Maria Ciciola
Laureata in Psicologia Clinica e della Salute