
Come anticipato nell’articolo precedente la stimolazione cognitiva è un intervento non farmacologico, che mira a rallentare il decorso progressivo del decadimento cognitivo per effetto della plasticità neuronale, indotta dall’esercizio delle funzioni residue.
Nel presente articolo forniremo vari esempi di esercizi di stimolazione cognitiva in base a quella che è la funzione cognitiva che vogliamo stimolare.
Esercizi per la memoria
- Immagini e fotografie: chiedere di concentrarsi sull’immagine con attenzione e, dopo qualche minuto, chiedere di ricordare i dettagli di essa; oppure ci si può concentrare su fotografie personali chiedendo al soggetto i nomi e il grado di parentela delle persone in foto.
- Memory: gioco che consiste nell’abbinare delle tessere dopo averle mescolate
- Liste di parole: consiste nel ricordare le parole lette da un’altra persona.
Esercizi per l’attenzione
- Lettura:dopo la lettura di testo si può chiedere alla persona di rispondere ad alcune domande e cercare di ricordare dettagli specifici.
- Compiti di barrage: si chiede alla persona di concentrarsi sui dettagli o su un elemento specifico all’interno dell’immagine (es. barra tutte le biciclette all’interno di questa immagine).
- Compiti di attenzione sostenuta: si può chiedere alla persona di porre attenzione, per un medio-lungo periodo di tempo, a determinati stimoli.
Esercizi per la logica
- Ordinare una serie di numeri: ad esempio dal maggiore al minore o viceversa.
- Il calcolo mentale : si chiede alle persone di fare delle operazioni. Ad esempio, si dà una cifra iniziale alta e si chiede di sottrarre un numero concreto. Ad esempio, iniziamo con il 27 e cerchiamo di sottrarre, di 3 in 3.
- Indovinelli e modi di dire: si chiede alla persona di rievocare indovinelli o modi di dire noti.
Esercizi per il linguaggio
- Elencare parole, nomi, verbi, aggettivi che iniziano con una determinata lettera
- Completare alcune parole o frasi
- Associare parole che si accoppiano per significato
Esercizi per l’orientamento spazio-temporale
- Si può chiedere alla persona di rispondere alle seguenti domande quotidiane:
- Che giorno della settimana, numero, mese e anno è oggi?
- In che stagione ci troviamo?
- Momento della giornata e attività che dobbiamo realizzare (ad esempio, mattina-colazione).
- Nome, data di nascita ed età.
- Dove ci troviamo? In che città, paese, strada…
Esercizi per le abilità visuo-spaziali
- Giochi corporei (es. pallacanestro)
- Giochi visuo-percettivi (es. trova l’intruso, trova le differenze)
- Giochi da tavolo (es. tombola, battaglia navale, costruzioni)
- Giochi grafo-motori (es. cruciverba, pittura, disegno)
Il lavoro di stimolazione cognitiva è tanto più efficace quanto più viene integrato nella vita quotidiana. Ad esempio, possiamo stilare delle liste per ricordare nomi di re, ma sarà sempre meglio allenarsi con la lista della spesa. Per avere buoni risultati, è importante creare una programmazione che preveda l’inserimento di esercizi sempre nuovi che aumentano, di volta in volta, di complessità. È fondamentale stimolare la persona attraverso attività che divertono e incuriosiscono, in modo che l’esercizio risulta tanto semplice quanto motivante ed utile.
In conclusione, è importante che gli utenti che usufruiscono della terapia di stimolazione cognitiva restino motivati e siano costanti, perché i risultati di questi interventi si manifestano a medio-lungo termine.
Bibliografia
Gollin D., Ferrari A., Peruzzi A., (2007), Una Palestra per la mente, Trento, Ed. Erickson.
Mazzucchi A., (2006), La riabilitazione neuropsicologica, Milano, Ed. Masson.
Quaia L., (2001), Mnemosine, Esercizi per la memoria. Manuale per operatori, Como, Ed. Nodolibri.
Articolo a cura della Dott.a Angela Grisolia
Laureata in Neuroscienze Cognitive
email: angelagrisolia98@gmail.com